domenica, gennaio 14, 2007

La Nuova DCnewsletter

Novità
assoluta dal 2 Gennaio ETF Asset
il servizio che ti aiuterà a gestire i tuoi ETF se vuoi saperne
di più

Da
oggi la DCNewsletter diventa più schematica e più veloce da leggere.

Le
tre metodologie con cui analizziamo il mercato diventeranno un
superindice di Debitower che darà mensilmente l'obiettivo a cui
sta tendendo lo S&P'500, nel breve (entro tre mesi), nel
medio (dai tre ai 9 mesi) e nel lungo periodo (dai 9
ai 18 mesi
).

Ottica
psicologica,
intesa come analisi dell'indice Vix (l'indice
della paura calcolato sullo S&P'500 e che ha un andamento inverso,
rispetto all'indice di riferimento):

Breve
periodo:
ribassista per il vix rialzista per lo S&P'500
confermato
Medio
periodo:
rialzista per il Vix, ribassista per lo S&P'500
confermato
Lungo
Periodo:
ribassistaper il Vix, rialzista per lo S&P'500
confermato


Ottica
Fondamentale
(valutazione del rapporto prezzi su utili
attesi sulle aziende che compongono lo S&P'500):


Breve periodo: rialzista confermato
Medio Periodo: ribassista (mini recessione prevista per il secondo
trimestre 2007 e/o per il terzo trimestre 2007)confermato

Lungo periodo: rialzista
confermato
Ottica
quantitativa
(analisi dei rapporti COT e della loro
evoluzione nel tempo)


Breve periodo: rialzista
(in precedenza neutrale)
Medio periodo: ribassista confermatoLungo periodo: rialzista confermato

SUPER INDEX S&P'500 DI DEBITOWER
CAPITAL


Obiettivo breve periodo: 1.486


Obiettivo Medio Periodo:1.360


Obiettivo Lungo Periodo: 1.515


Tendenza: su, giù, su



COT


Feed XML offerto da BlogItalia.it

giovedì, dicembre 28, 2006

La Nuova DCNewsletter

Novità
assoluta dal 2 Gennaio ETF Asset
il servizio che ti aiuterà a gestire i tuoi ETF se vuoi saperne
di più

Da
oggi la DCNewsletter diventa più schematica e più veloce da leggere.

Le
tre metodologie con cui analizziamo il mercato diventeranno un
superindice di Debitower che darà mensilmente l'obiettivo a cui
sta tendendo lo S&P'500, nel breve (entro tre mesi), nel
medio (dai tre ai 9 mesi) e nel lungo periodo (dai 9
ai 18 mesi
).

Ottica
psicologica,
intesa come analisi dell'indice Vix (l'indice
della paura calcolato sullo S&P'500 e che ha un andamento inverso,
rispetto all'indice di riferimento):

Breve
periodo:
ribassista per il vix rialzista per lo S&P'500

Medio
periodo:
rialzista per il Vix, ribassista per lo S&P'500

Lungo
Periodo:
ribassistaper il Vix, rialzista per lo S&P'500


Ottica
Fondamentale
(valutazione del rapporto prezzi su utili
attesi sulle aziende che compongono lo S&P'500):


Breve periodo: rialzista
Medio Periodo: ribassista (mini recessione prevista per il secondo
trimestre 2007 e/o per il terzo trimestre 2007)

Lungo periodo: rialzista


Ottica
quantitativa
(analisi dei rapporti COT e della loro
evoluzione nel tempo)


Breve periodo: neutrale

Medio periodo: ribassista
Lungo periodo: rialzista

SUPER INDEX S&P'500 DI DEBITOWER
CAPITAL


Obiettivo breve periodo: 1.446


Obiettivo Medio Periodo:1.348


Obiettivo Lungo Periodo: 1.474


Tendenza: su, giù, su



COT


Feed XML offerto da BlogItalia.it

domenica, ottobre 22, 2006

La nuova DCNewsletter

Analizziamo il mercato secondo le tre ottiche (psicologica, fondamentale e quantitativa)

Dati psicologici : L'indice VIX (l'indice della paura calcolato sullo S&P'500 e che ha un andamento inverso, rispetto all'indice di riferimento) chiude la settimana a 10,63 con un leggero ribasso rispetto ad una settimana fa (chiusura a 10,88). Siamo lontani dalla media mobile a 50 gg. e molto vicini ai minimi storici del rischio percepito dagli investitori sul mercato (il rialzo della paura). L'euforia di queste ultime settimane potrebbe comportare delle prese di beneficio. Il massimo settimanale dell'indice Vix è stato 12,03. Per la prossima settimana, ci attendiamo un aumento della volatilità dell'indice Vix , con una conseguenziale ribasso dell'indice S&P'500. Noi di Debitower Capital sullo S&p'500 ci poniamo in posizione neutrale-ribassista nel brevissimo periodo (visto che ci troviamo in una situazione di ipercomprato) e rialzista nel breve e nel medio periodo. Ipotizziamo aumenti di volatilità cospicui solo a partire solo dal secondo semestre 2007 o per brevi periodi da qui ad allora.
L'indice VXN (l'indice della paura calcolato sul Nasdaq) chiude la settimana a quota 16,70 da 17,87; Anche, in questo caso, valgono le considerazioni fatte in precedenza.




Dati Fondamentali : I p/e prospettici medi dello S&P'500 sono stati aggiornati nell'ultima settimana.
Ribadiamo quanto scritto nella newsletter dell'8 Ottobre: "Gli analisti, alla luce delle trimestrali uscite hanno abbassato le prospettive di crescita degli utili dell'anno 2007. In particolare, mentre per l'intero 2006 ci si aspetta una crescita complessiva degli utili pari al 16,5%, per il 2007 le aspettative di crescita si riducono ad un misero 2,5%. Analizzando trimestre per trimestre ci si accorge che il periodo critico previsto dalle analisi dovrebbe essere il secondo semestre 2007, dove il rischio recessione sconta un 30-35% di probabilità di verificarsi, anche alla luce della singolare configurazione della curva dei rendimenti americani ed in particolare ci riferiamo allo spread negativo che sussiste tra il rendimento a tre mesi e quello decennale. Gli analisti scontano una diminuzione degli utili nel secondo semestre 2007 del 3,5%. Mini recessione o comunque forte decelerazione dell'economia, dovuta sicuramente alla troppa crescita precedente, più che a debolezze intrinseche alla più forte economia del mondo. Nonostante queste previsioni nei prossimi tre trimestri continueremo a beneficiare di utili in forte".
Analizziamo i p/e attesi del 2006 e del 2007 secondo il modello previsionale di Debitower Capital. Siamo ancora lontani dalla media storica dal 1988 ( per maggiori dettagli clicca qui ) il livello di equilibrio si sta sempre più spostando verso la media storica dal 1935 ad oggi che è decisamente più bassa per via dell'aumento dei tassi d'interesse e di una instabilità della crescita economica, evidenziata dall'inversione della curva dei tassi. Il nostro target di breve periodo (entro fine anno), scende leggermente a 1.478 (rispetto ai 1.519 dello studio del 23 Settembre ed ai 1.477 dello studio dell' 8 Ottobre), circa, cioè a 18,73 di p/e medio prospettico calcolato sui risultati del secondo trimestre 2006 (mentre oggi siamo a 17,29), con cadenza temporale posta alla fine del presente trimestre. Da un po' di tempo abbiamo introdotto anche un altro metodo di valutazione che tiene conto delle attese sul mercato e quindi non si basa solo sulla ricerca del valore fondamentale oggettivo, ma tiene conto di un insieme di dati soggettivi. Il valore target a fine anno così calcolato diventa 1.475 tenendo conto della differenza di p/e attesi tra adesso ed il periodo finale (15,98). Se dovessimo seguire rigidamente le valutazioni derivanti dal modello p/e attesi potremmo affermare che la nostra forchetta 1.475-1.478 rappresenta l'area target annuale che è piuttosto ampia.
Il mercato, quindi dovrebbe crescere da qui a fine anno tra l' 8% e l'8,2% circa (tenuto conto del consistente rialzo avuto nelle ultime due settimane). Ci aspettiamo che l'accelerazione rialzista preventivata 15 giorni fa continui fino all primo trimestre 2007. In realtà il mercato potrebbe muoversi, fatte le debite proporzioni, come fece tra la fine del 1.999 ed il 2.000 con un forte rialzo e poi una forte discesa. La nostra posizione, comunque, per adesso è decisamente RIALZISTA e consigliamo mantenere le posizioni aperte sul mercato.

L'analisi dei COT settimanali sullo S&P'500 subisce delle variazioni.

In questa fase il rialzo del mercato è trainato dal comportamento dei large traders (i grandi investitori),mentre gli small traders si sono timidamente adeguati al rialzo e gli arbitraggisti (commercial hedgers) sono fortemente posizionati al ribasso. La situazione delinea un forte ipercomprato da parte dei grandi investitori, che dovranno, per forza di cose, prendere beneficio. La posizione degli arbitraggisti indica che c'è una forte aspettativa di ribasso da qui a sei mesi. A nostro avviso, prendendo in considerazione una prospettiva temporale più ampia, il mercato sta aspettando che i piccoli investitori entrino in massa per poi stornare. Riportiamo quanto dicevamo un mese fa di questi tempi.
Dicevamo che:"I grandi investitori comprano, perchè sanno che la stagione degli utili in rialzo non è ancora finita e comunque il trade-off tra azioni ed obbligazioni è ancora favorevole alle prime, mentre gli arbitraggisti o chiudono le loro posizioni (l'open interest è drasticamente sceso) oppure si posizionano al ribasso dato che il loro obiettivo temporale supera i sei mesi e prevedono un crollo superata la festa, visto che anticipano le direzioni del mercato analizzandone le imperfezioni e gli scostamenti. I piccoli investitori come al solito potrebbero sbagliare, ma sono bombardati da notizie che prevedono catastrofi dato il rallentamento dell'economia ed il rialzo dei tassi, non sanno che il bello viene proprio ora. Le materie prime stanno scendendo e quindi si prevede un rallentamento economico a livello mondiale. Questa è la frase che più di tutti gira fra gli investitori e che ci trova sostanzialmente d'accordo. Il problema è che non si sente mai la risposta alla domanda che balza subito in mente:"Quando ciò avrà un impatto sui mercati azionari e con quali effetti"? La risposta si trova nel ritardo che sussiste tra i risultati macroeconomici- il comportamento conseguente degli attori del mercato (consumatori-aziende-stato)-le dinamiche degli utili aziendali-le pubblicazioni delle notizie o il lancio di eventuali profit warning. Tra il ribasso delle materie prime ed il ribasso dei mercati azionari potrebbe passare anche più di un anno senza destare alcuna perplessità tra gli operatori. E' bene saperlo".
Siamo rialzisti nel breve e nel medio periodo.

Feed XML offerto da BlogItalia.it

domenica, ottobre 08, 2006

Debitower Capital Fatti, Rumors, Borsa e Finanza

COT
Per ulteriori informazioni scrivi pure a info@debitower.com

Novità assoluta il Blog di Debitower, dove puoi dire la tua sui mercati e scrivere un articolo o lasciare un commento, ed informarti su cosa pensa la comunità di Debitower. Fatti sentire, clicca qui vai sul nostro Blog Finanziario


Dati psicologici : L'indice VIX (l'indice della paura calcolato sullo S&P'500 e che ha un andamento inverso, rispetto all'indice di riferimento) chiude la settimana a 11,56 con un leggero ribasso rispetto ad una settimana fa (chiusura a 11,98). Ancora una volta la media mobile a 50 gg. ha arginato il timido tentativo di rialzo del rischio percepito dagli investitori sul mercato (il rialzo della paura), provocato dal mutamento dello scenario macroeconomico con il conseguenziale riposizionamento dei portafogli in funzione della decelerazione dell'economia. Il massimo settimanale dell'indice Vix è stato 12,91. Per la prossima settimana, ci attendiamo un leggero aumento della volatilità dell'indice Vix , con una conseguenziale ribasso dell'indice S&P'500. Noi di Debitower Capital sullo S&p'500 ci poniamo in posizione neutrale-ribassista nel brevissimo periodo (visto che ci troviamo in una situazione di ipercomprato) e rialzista nel breve e nel medio periodo. Ipotizziamo aumenti di volatilità cospicui solo a partire solo dal secondo semestre 2007 o per brevi periodi da qui ad allora.



L'indice VXN (l'indice della paura calcolato sul Nasdaq) chiude la settimana a quota 17,97 da 17,49; Anche, in questo caso, valgono le considerazioni fatte in precedenza.

Dati Fondamentali : I p/e prospettici medi dello S&P'500 sono stati aggiornati nell'ultima settimana.

Ribadiamo quanto scritto nella newsletter del 23 Settembre: "Gli analisti, alla luce delle trimestrali uscite hanno abbassato le prospettive di crescita degli utili dell'anno 2007. In particolare, mentre per l'intero 2006 ci si aspetta una crescita complessiva degli utili pari al 16,5%, per il 2007 le aspettative di crescita si riducono ad un misero 2,5%. Analizzando trimestre per trimestre ci si accorge che il periodo critico previsto dalle analisi dovrebbe essere il secondo semestre 2007, dove il rischio recessione sconta un 30-35% di probabilità di verificarsi, anche alla luce della singolare configurazione della curva dei rendimenti americani ed in particolare ci riferiamo allo spread negativo che sussiste tra il rendimento a tre mesi e quello decennale. Gli analisti scontano una diminuzione degli utili nel secondo semestre 2007 del 3,5%. Mini recessione o comunque forte decelerazione dell'economia, dovuta sicuramente alla troppa crescita precedente, più che a debolezze intrinseche alla più forte economia del mondo. Nonostante queste previsioni nei prossimi tre trimestri continueremo a beneficiare di utili in forte crescita".

Analizziamo i p/e attesi del 2006 e del 2007 secondo il modello previsionale di Debitower Capital. Siamo ancora lontani dalla media storica dal 1988 ( per maggiori dettagli clicca qui ) il livello di equilibrio si sta sempre più spostando verso la media storica dal 1935 ad oggi che è decisamente più bassa per via dell'aumento dei tassi d'interesse e di una instabilità della crescita economica, evidenziata dall'inversione della curva dei tassi. Il nostro target di breve periodo (entro fine anno), scende leggermente a 1.477 (rispetto ai 1.519 dello studio del 23 Settembre ed ai 1.360 dello studio del 12 Giugno), circa, cioè a 18,73 di p/e medio prospettico calcolato sui risultati del trimestre 2006 (mentre oggi siamo a 17,13), con cadenza temporale posta alla fine del presente trimestre. Da un po' di tempo abbiamo introdotto anche un altro metodo di valutazione che tiene conto delle attese sul mercato e quindi non si basa solo sulla ricerca del valore fondamentale oggettivo, ma tiene conto di un insieme di dati soggettivi. Il valore target a fine anno così calcolato diventa 1.442 tenendo conto della differenza di p/e attesi tra adesso ed il periodo finale (16,05). Se dovessimo seguire rigidamente le valutazioni derivanti dal modello p/e attesi potremmo affermare che la nostra forchetta 1.442-1.477 rappresenta l'area target annuale che è piuttosto ampia. Il mercato, quindi dovrebbe crescere da qui a fine anno tra il 6% ed il 9% circa (tenuto conto del consistente rialzo avuto nelle ultime due settimane). Ci aspettiamo che l'accelerazione rialzista preventivata 15 giorni fa continui fino all primo trimestre 2007. In realtà il mercato potrebbe muoversi, fatte le debite proporzioni, come fece tra la fine del 1.999 ed il 2.000 con un forte rialzo e poi una forte discesa. La nostra posizione, comunque, per adesso è decisamente RIALZISTA e consigliamo mantenere le posizioni aperte sul mercato.


L'analisi dei COT settimanali sullo S&P'500 subisce delle variazioni.



In questa fase continua la forte dicotomia tra il comportamento dei large traders (i grandi investitori) e gli arbitraggisti (commercial hedgers),mentre gli small traders si sono adeguati al rialzo ed, anche se in ritardo, hanno iniziato ad aprire anche loro posizioni rialziste contribuendo alla forte accellerazione del mercato. I grandi investitori stanno comprando a piene mani, gli arbitraggisti si posizionano come venditori. Quindici giorni fa parlavamo di differenza di comportamento tra piccoli investitori e grandi investitori come rappresentazione classica di asimmetria temporale e di informazione che esiste sul mercato.

Dicevamo che:"I grandi investitori comprano, perchè sanno che la stagione degli utili in rialzo non è ancora finita e comunque il trade-off tra azioni ed obbligazioni è ancora favorevole alle prime, mentre gli arbitraggisti chiudono le loro posizioni (l'open interest è drasticamente sceso) . I piccoli investitori come al solito potrebbero sbagliare, ma sono bombardati da notizie che prevedono catastrofi dato il rallentamento dell'economia ed il rialzo dei tassi, non sanno che il bello viene proprio ora. Le materie prime stanno scendendo e quindi si prevede un rallentamento economico a livello mondiale. Questa è la frase che più di tutti gira fra gli investitori e che ci trova sostanzialmente d'accordo. Il problema è che non si sente mai la risposta alla domanda che balza subito in mente:"Quando ciò avrà un impatto sui mercati azionari e con quali effetti"? La risposta si trova nel ritardo che sussiste tra i risultati macroeconomici- il comportamento conseguente degli attori del mercato (consumatori-aziende-stato)-le dinamiche degli utili aziendali-le pubblicazioni delle notizie o il lancio di eventuali profit warning. Tra il ribasso delle materie prime ed il ribasso osizionano al ribasso dato che il loro obiettivo temporale supera i sei mesi e prevedono un crollo superata la festa, visto che anticipano le direzioni del mercato dei mercati azionari potrebbe passare anche più di un anno senza destare alcuna perplessità tra gli operatori. E' bene saperlo".

Di nuovo c'è solo il fatto che i piccoli investitori si sono accodati alla spinta rialzista.

Siamo rialzisti nel breve e nel medio periodo.

Feed XML offerto da BlogItalia.it

sabato, settembre 23, 2006

La DCNewsletter

Dati psicologici :
L'indice VIX (l'indice della paura calcolato sullo S&P'500 e che ha un andamento inverso, rispetto all'indice di riferimento) chiude la settimana a 12,59 con un leggero rialzo rispetto ad una settimana fa (chiusura a 11,92). Ancora una volta la media mobile a 50 gg. ha arginato il timido tentativo di rialzo del rischio percepito dagli investitori sul mercato (il rialzo della paura), provocato dal mutamento dello scenario macroeconomico con il conseguenziale riposizionamento dei portafogli in funzione della decelerazione dell'economia. Il massimo settimanale dell'indice Vix è stato 13,28. Per la prossima settimana, ci attendiamo un aumento della volatilità dell'indice Vix , con una conseguenziale ribasso dell'indice S&P'500. Noi di Debitower Capital sullo S&p'500 ci poniamo in posizione neutrale-ribassista nel brevissimo periodo (visto che ci troviamo in una situazione di ipercomprato) e rialzista nel breve e nel medio periodo. Ipotizziamo aumenti di volatilità cospicui solo a partire dal secondo semestre 2007 o per brevi periodi da qui ad allora.



L'indice VXN (l'indice della paura calcolato sul Nasdaq) chiude la settimana a quota 18,23 da 17,79; Anche, in questo caso, valgono le considerazioni fatte in precedenza.




Dati Fondamentali : I p/e prospettici medi dello S&P'500 sono stati aggiornati nell'ultima settimana.

"Gli analisti, alla luce delle trimestrali uscite hanno abbassato le prospettive di crescita degli utili dell'anno 2007. In particolare, mentre per l'intero 2006 ci si aspetta una crescita complessiva degli utili pari al 16,5%, per il 2007 le aspettative di crescita si riducono ad un misero 2,5%. Analizzando trimestre per trimestre ci si accorge che il periodo critico previsto dalle analisi dovrebbe essere il secondo semestre 2007, dove il rischio recessione sconta un 30-35% di probabilità di verificarsi, anche alla luce della singolare configurazione della curva dei rendimenti americani ed in particolare ci riferiamo allo spread negativo che sussiste tra il rendimento a tre mesi e quello decennale. Gli analisti scontano una diminuzione degli utili nel secondo semestre 2007 del 3,5%. Mini recessione o comunque forte decelerazione dell'economia, dovuta sicuramente alla troppa crescita precedente, più che a debolezze intrinseche alla più forte economia del mondo. Nonostante queste previsioni nei prossimi tre trimestri continueremo a beneficiare di utili in forte.
Analizziamo i p/e attesi del 2006 e del 2007 secondo il modello previsionale di Debitower Capital. Siamo ancora lontani dalla media storica dal 1988 ( per maggiori dettagli clicca qui ) il livello di equilibrio si sta sempre più spostando verso la media storica dal 1935 ad oggi che è decisamente più bassa per via dell'aumento dei tassi d'interesse e di una instabilità della crescita economica, evidenziata dall'inversione della curva dei tassi. Il nostro target di breve periodo (entro fine anno), si sposta a 1.519 (rispetto ai 1.360 dello studio del 12 Giugno), circa, cioè a 18,73 di p/e medio prospettico calcolato sui risultati del trimestre 2006 (mentre oggi siamo a 17,67), con cadenza temporale posta alla fine del presente trimestre. Da un po' di tempo abbiamo introdotto anche un altro metodo di valutazione che tiene conto delle attese sul mercato e quindi non si basa solo sulla ricerca del valore fondamentale oggettivo, ma tiene conto di un insieme di dati soggettivi. Il valore target a fine anno così calcolato diventa 1.433 tenendo conto della differenza di p/e attesi tra adesso ed il periodo finale (16,23). . Se dovessimo seguire rigidamente le valutazioni derivanti dal modello p/e attesi potremmo affermare che la nostra forchetta 1.433-1.519 rappresenta l'area target annuale che è piuttosto ampia. Il mercato, quindi dovrebbe crescere da qui a fine anno tra il 9% ed il 15% circa. Ci aspettiamo anche un'accelerazione rialzista nel primo trimestre 2007. In realtà il mercato potrebbe muoversi, fatte le debite proporzioni, come fece tra la fine del 1.999 ed il 2.000 con un forte rialzo e poi una forte discesa. La nostra posizione, comunque, per adesso è decisamente RIALZISTA e consigliamo di valutare il rientro sul mercato.


L'analisi dei COT settimanali sullo S&P'500 subisce delle variazioni.

In questa fase abbiamo una forte dicotomia tra il comportamento dei large traders (i grandi investitori) e gli arbitraggisti (commercial hedgers), nonchè i small traders. I grandi investitori stanno comprando a piene mani, gli arbitraggisti si posizionano come venditori, i piccoli investitori convinti della fine del rialzo vendono. La differenza di comportamento rappresenta il classico esempio di asimmetria temporale e di informazione che esiste sul mercato. I grandi investitori comprano, perchè sanno che la stagione degli utili in rialzo non è ancora finita e comunque il trade-off tra azioni ed obbligazioni è ancora favorevole alle prime, mentre gli arbitraggisti o chiudono le loro posizioni (l'open interest è drasticamente sceso) oppure si posizionano al ribasso dato che il loro obiettivo temporale supera i sei mesi e prevedono un crollo superata la festa, visto che anticipano le direzioni del mercato analizzandone le imperfezioni e gli scostamenti. I piccoli investitori come al solito potrebbero sbagliare, ma sono bombardati da notizie che prevedono catastrofi dato il rallentamento dell'economia ed il rialzo dei tassi, non sanno che il bello viene proprio ora. Le materie prime stanno scendendo e quindi si prevede un rallentamento economico a livello mondiale. Questa è la frase che più di tutti gira fra gli investitori e che ci trova sostanzialmente d'accordo. Il problema è che non si sente mai la risposta alla domanda che balza subito in mente:"Quando ciò avrà un impatto sui mercati azionari e con quali effetti"? La risposta si trova nel ritardo che sussiste tra i risultati macroeconomici- il comportamento conseguente degli attori del mercato (consumatori-aziende-stato)-le dinamiche degli utili aziendali-le pubblicazioni delle notizie o il lancio di eventuali profit warning. Tra il ribasso delle materie prime ed il ribasso dei mercati azionari potrebbe passare anche più di un anno senza destare alcuna perplessità tra gli operatori. E' bene saperlo. Siamo rialzisti nel breve e nel medio periodo.

Feed XML offerto da BlogItalia.it

martedì, agosto 08, 2006

FATTI & RUMORS del 08 Agosto 2006

Martedì 08 Agosto 2006

AUTOSTRADE - l'Unione Europea contatterà il governo per approfondire le motivazioni dello stop alla fusione con Abertis. Il ministro Di Pietro ha detto che lo stop non viola le norme europee.

POPOLARE ITALIANA - BPU ha inoltrato una manifestazione di interesse a partecipare al processo di selezione di un eventuale partner. Lo ha detto la banca bergamasca che ha Morgan Stanley come adviser.

POPOLARE INTRA - Ha confermato il cda di venerdì 11 agosto, ma soltanto per l'esame dei conti. Secondo indiscrezioni stampa e di mercato, potrebbe discutere le ipotesi di aggregazione.

LOTTOMATICA - L'Illinois manterrà il contratto con GTech anche dopo la fusione in Lottomatica.

SIRTI , IMPREGILO - Fanno parte di un consorzio guidato da Techint che ha vinto la gara d'appalto per la costruzione della nuova sede della Regione Lombardia per 185 milioni di euro totali.

VIAGGI DEL VENTAGLIO - La società di revisione Deloitte & Touche ha detto di non essere in grado di esprimere un parere sulla relazione semestrale al 30 aprile.

Feed XML offerto da BlogItalia.it

venerdì, giugno 23, 2006

FATTI E RUMORS DEL 23 Giugno 2006

Il rumors del giorno: nelle sale operative stanno girando alcune indiscrezioni di mercato secondo cui alcuni membri Fed avrebbero discusso in un incontro “segreto” con la Bond Market Association, l'eventualità di un rialzo dei tassi d'interesse a giugno di 50 punti base, ossia il doppio di quanto oggi preventiva il mercato. Se le indiscrezioni fossero confermate, nascerebbe il sospetto che la Fed vuole tastare il polso ai grandi operatori per capire quale potrebbe essere la reazione del mercato nei confronti di rialzi più corposi.

AUTOSTRADE
- Per la fusione con Abertis è necessario anche l'ok del ministero dell'Economia. Lo riporta il Sole 24 Ore, citando il parere inviato dal Consiglio di Stato al ministro delle Infrastrutture. Il dividendo straordinario che Schema28 incasserà dall'operazione di fusione con potrà essere reinvestito per rilevare la quota del 13,3% di Schema28 che sarà messo in vendita da Abertis. A dirlo è Gilberto Benetton in un'intervista.

Guadagnate con il vostro sito web. Google AdSense

FIAT- BNP Paribas ha offerto per il 50% di Fidis un miliardo di euro, secondo fonti finanziarie. Fiat Partecipazioni ha ceduto la quota rimasta, cioè il 10%, di Ipi a Risanamento per 25,7 milioni, con una plusvalenza di circa 9 milioni di euro.

FINMECCANICA - La controllata AgustaWestland ha concluso un contratto per un miliardo di sterline con la Difesa della Gran Bretagna.

INTESA - Non è atteso alcun incontro tra il presidente e il primo azionista, Credit Agricole, per discutere di Capitalia. Fondazione Cariplo, secondo azionista dell'istituto, non sarebbe d'accordo se fosse proposta un'operazione ostile su un'altra banca. Moody's ha messo sotto osservazione i rating della banca per un possibile upgrade sul debito a lungo termine e sui depositi "A1" e quello sulla forza finanziaria "B-".

SANPAOLO-IMI - La Compagnia di Sanpaolo, uno dei principali azionisti di Sanpaolo Imi, non ha preclusione su un'eventuale aggregazione che potrebbe essere italiana o estera e anche con un partner di uguali dimensioni.

continua su http://www.debitower.com/znewletter1.htm

Feed XML offerto da BlogItalia.it